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martedì 12 giugno 2012

missione Apollo 11: ecco perché siamo realmente andati sulla Luna

navigando in rete o semplicemnte accendendo la tv ci sarà almeno una volta capitato di sentire parlare del complotto dell'apollo 11. la teoria del complotto venne elaborata da  bill kaysing alcuni anni dopo lo sbarco sulla luna. kaysing trae spunto per le sue teorie dall'esperienza accumulata nell'azienda rockedyne presso la quale venivano assemblati i componeti del saturno V il razzo che fece da vettore per le missioni apollo. ma perché l'America avrebbe dovuto fingere l'allunaggio sulla luna? la risposta è semplice, ovvero battere sul tempo i russi i quali erano avanti di qualche anno in fatto di tecnologia e missilistica. dominare l'universo a quel tempo voleva dire avere il controlo militare su chiunque.
ma torniamo al nostro bill kaysing. bill port a favor del complotto 5 teorie.


prima teoria: l'assenza di stelle nelle foto. nelle foto scattate dagli astronauti non si vede neanche una stella, eppure il cielo dovrebbe essere limpido più o meno come quello terrestre. allora come mai non ci sono stelle?
la risposta è semplice. provate a scattare una foto di notte con una normale fotocamera; ora esaminate la foto al pc, vi sembra avere stelle? questo è più che ovvio in quanto per avere delle stelle in una fotografia è necessaria una esposizione maggiore rispetto a quella di una normale fotografia. a riguardo potete leggere il precedente post sulla fotografia a largo campo.




                                                 alle spalle di Buzz Aldrin non appaiono stelle.


seconda teoria: le ombre non sono parallele, che si tratti di un set cinematografico? in realtà è tutto un gioco di prospettiva. tutti sappiamo che i binari di un treno non si incontreranno mai, ma se li guardiamo attentamente sembrano convergere in un unico punto. la stessa cosa avviene per le ombre. inoltre i sostenitori del complotto affermano che ombre non parallele siano il risultato della presenza di più fonti di luce ( cosa impossibil dal momento che gli astronauti non avevano con loro altre fonti luminose se non il sole). ma la presenza di più fonti di luci, non comporta la mancanza di parallelismo tra le ombre,  ma la presenza di più ombre per lo stesso oggetto. la stessa avviene allo stadio per esmpio, dove un giocatore che è illuminato da più fonti di luce proietta suk campo più ombre.




terza prova: il LEM non forma nessun cratere. sulla luna la gravità è un sesto di quella terrestre, e di conseguenza è di un sesto la spinta che produce il motore del LEM, abbastanza modesta da evitare la formazione di un cratere.







                                       al di sotto del LEM non appare manche l'ombra di un cratere


quarta prova: la perfezione assoluta delle foto. come hanno fatto gli astronauti a fare foto così perfette in assenza di gravità e con un equipaggiamento a dir poco scomodo? anche qui la risposta è più che elementare. la NASA ha scelto di pubblicare solo le foto meglio riuscite. ad ogni modo gli scettici potranno osservare tutte le foto della missione sul sito della NASA, che ha da poco reso accessibile la visione integrale degli scatti degli astronauti. 


quinta prova:nell'apollo 17 gli astronauti lasciano sul suolo lunare una videocamera che riprenderà e seguirà la partenza del LEM. come è possibile che la videocamera si muova se gli astronauti stanno abbandonando la luna? anche la risposta è elementare. la videocamera era controllata da terra e per questo è stato possibile seguire la partenza del LEM. 



















lunedì 28 maggio 2012

Astrofotografia A Largo Campo

il largo campo è il modo più semplice per avvicinarsi al mondo dell'astrofotografia. non richiede attrezzature molto costose, o ampia conoscenza del mondo della fotografia. il necessario per iniziare l'astrofotografia a largo campo è: una reflex con obiettivo a largo campo come ad esempio un 18-55mm con diaframma molto aperto, esempio 3.5, un cavalletto stabile, uno scatto flessibile.


per cominciare sistemiamo la nostra reflex sul cavalletto e puntiamola verso un zona de cielo con ridotto inquinamento luminoso e settiamo la reflex nella modalità BULB. per conoscere il tempo esatto di esposizione per evitare parzialmente l'effetto mosso, si può ricorrere ad una semplice equazione : TMAX=550/FOCALE. tmax è il tempo massimo di esposizione che possiamo avere, 550 è un numero costante e FOCALE indica il valore della focale che stiamo usando per fotografare. per esempio se uso una focale di 18mm il massimo tempo di esposizione che potrò avere è : TMAX= 550/18 = 30,5 secondi. 
se avrete pazienza potrete lasciare la reflex a scattare per un paio di ora ( più tempo scatta meglio è!) per poi ottenere un time lapse del cielo. 

venerdì 25 maggio 2012

l'ammasso m 13



fotografia dell'ammasso M13.
ripresa con:
canon eos 1100d (senza modifica)
skywatcher ed 180
skywatcher NEQ6
10*30" + 10*60" + 10* 120"
iso 800
monte Terminio (AV) 19\5\2012

giovedì 17 maggio 2012

Le Stelle Cadenti Che Non Cadono!

Almeno una volta ci sarà capito la notte di San Lorenzo di passare qualche oretta fuori in giardino a scrutare l'universo in attesa di una stella stella cadente per esprimere il desiderio! ma cosa sono in realtà le stella cadenti? 
sembrerà una sciocchezza ma le stelle cedenti, in realtà non sono stelle !
in realtà esse sono delle rocce dette Meteoroidi, che vagano nello spazio fino a quando non incontrano un corpo (nel nostro caso la terra) dove precipitare. la scia che vanno a creare, è dovuta alla combustione del materiale roccioso con i gas dell'atmosfera. durante questa combustione , nella maggior parte dei casi, del meteoroide non resta alcuna traccia. se invece, dalla combustione si salva un frammento di roccia, e cade a terra, ecco che abbiamo ottenuto un Meteorite. 




in questa foto è vibile una stella cadente tra la costellazione di orione ed M45. ripresa sul m.te Terminio 30" iso 800, canon 1100d.






le stelle cadenti, non sono osservabili solo nella notte di San Lorenzo! infatti le Piogge 
Meteoritiche, avvengono più volte all'anno. le quadrantidi sono visibili dal primo a sei gennaio,  le Lyridi di aprile sono visibili dal 19 al 24 aprile, le Eta Aquaridi dal 1 all'8 maggio, le Perseidi dal 25 luglio al 18 agosto, le orionidi dal 16 al 27 ottobre, le Tauridi dal  20 ottobre al 30 novembre, le leonini dal 15 al 20 novembre, le geminidi dal 7 al 15 dicembre.
lo sciame meteorico prende il nome dalla costellazione dalla quale sembra provenire. in realtà è solo una illusione ottica dovuta alla posizione della terra sulla sua orbita intorno al sole. 

mercoledì 2 maggio 2012

il cielo del mese-maggio






il cielo di questo mese vede come protagonista tre importanti costellazioni osservabili in direzione sud:  il Bovaro, il Leone , e la Vergine.
ad est è possibile vedere la Lira, alla sua destra abbiamo Ercole, e a sinistra della Lira inizierà a sorgere il Cigno. 

ad ovest le costellazioni invernali i Gemelli, l'Auriga e il Cancro inziano a tramontare. 






                                         Pianeti
Venere sarà osservabile un'ultima volta ad ovest poco dopo il tramonto.


Marte resterà ben visibile nel Leone, mentre Saturno sarà osservabile nella costellazione della vergine. 



martedì 20 marzo 2012

Gruppi Di Astrofili: Perché Frequentarli!.

avete sempre avuto un piccolo interesse per l'astronomia ma non lo avete mai coltivato per mancanza di attrezzatura, o perché coltivare un interesse in solitudine è noioso? avete mai pensato di frequentare un gruppo di astrofili?
i gruppi di astrofili sono composti da persone che nutrono l'interesse per l'astronomia e periodicamente, si riuniscono in serate osservative. nel corso delle serate non solo si osserva il cielo, ma si discute dei più svariati argomenti ( anche se, data la circostanza, si predilige parlare di astronomia), è possibile comparare la propria attrezzatura, ma cosa più importante si possono ricevere importanti consigli. è proprio questo uno dei maggiori vantaggi del frequentare gruppi di astrofili.


                              il gruppo di astrofili al lavoro. foto di Luca D'Avino (Astrocampania)

un bel vantaggio del frequentare gruppi di astrofili è quello di conoscere posti in cui l'inquinamento luminoso è poco presente, o nel migliore dei casi, è del tutto assente.  questa è una piccola soddisfazione in quanto sarà la prima cosa che noterete appena alzati gli occhi al cielo. ecco la foto che scattato nel corso di una serata osservativa in un cielo lunato dai cieli urbani.



alcuni gruppi, come Astrocampania, oltre ad organizzare trasferte periodiche, organizzano Star Party, dei veri e propri "ritiri spirituali".



    l'allestimento dei telescopi all'ultimo Star Party organizzato da Astrocampania.foto di Luca D'Avino

negli star party oltre a dedicarsi alle osservazioni, spesso si organizzano lezioni di teoria, mercatini dell'usato, storia della mitologia del cielo e molto altro altro. 
frequentando gruppi di astrofili ci si sente spronati a far crescere il nostro interesse per l'astronomia, e ci da l'opportunità di  conoscere nuove persone con le quali passare piacevoli serate a scrutare l'infinito dell'universo.
vi lascio con un consiglio: non date ascolto a chi vi considera pazzi perché passate un sabato notte al freddo osservando il cielo, sono sicuro che loro non hanno mai osservato le stelle per più di 30 secondi!

mercoledì 14 marzo 2012

Werner von Braun: l'uomo che mandato l'uomo sulla Luna.

Werner von Braun è nato il 23/3/1912 in Prussia (attuale Polonia). Fin da giovanissimo mostrò interesse per l'astronomia, la fisica e il mondo dei numeri. sfortunatamente durante gli studi il giovani Werner non eccede né in matematica né in fisica, ma dopo l'acquisto di un libro scritto da Herman Oberth, si applica nello studio ed arriva ad ottenere buoni risultati in matematica e fisica. Nel 1930 Werner intraprese gli studi presso l'istituto di tecnologia di Berlino, dove poté assistere agli esperimenti di Herman Oberth. dopo il diploma intraprese gli studi universitari presso l'università di Berlino.


dopo il periodo universitario Werner entrò (come altri scienziati) in un team di ricerca in ambito bellico. Werner inizia a collezionare preziosi traguardi, come i 2 missili che nel 1934 volarono per circa 2,4km.
Werner fece progressi sia nella carriera militare sia nel perfezionamento dei missili. é in questo periodo infatti che Werner von Braun concepisce i razzi v2. missili progettati al solo scopo di bordare la città di Londra, ma non solo. per questo motivo nel 1944 Werner von Braun venne arrestato per crimini contro lo stato, in quanto la progettazione e la creazioni di armi missilistiche era stata vietata.
le accuse contro von Braun e il suo team crollarono, e temendo di essere arrestati dai russi , Werner e il suo team si consegnarono agli Stati Uniti.




qui von Braun e il suo team sono posti a dure condizioni come il distacco dalla famiglia, e l'impossibilità di allontanarsi dai propri alloggi senza una scorta. Von Braun e gli altri scienziati inziano a istruire i giovani universitari e ingegneri sul funzionamento e la progettazione di un missile. qui il suo team sviluppò Jupiter V il razzo che mise in orbita il primo satellite americano in  orbita, anche se in ritardo rispetto ai russi.
Nel 1960 Werner passa a lavorare per la NASA dove crea il suo SATURNO V il razzo che farà da vettore per i viaggi spaziali. il sogno di Werner si realizza il 16 luglio 1969 quando Armstrong raggiunge il suolo lunare con un razzo Saturno V.






Werner von Braun mori il 16 giugno 1977 sconfitto dal cancro.

giovedì 8 marzo 2012

la missione apollo 13

l'apollo 13 sarebbe dovuta essere la terza missione del programma Apollo a condurre degli uomini sulla Luna. La missione però è passata alla storia per i l drammatico incidente che costrinse l'equipaggio ad annullare l'allunaggio.
L'equipaggio era composto dal capitano James Lowell, il comandante del modulo lunare Frad Haise, e il comandante del modulo di comando Ken Mettingly. la missione si preannuncia sfortunata già prima del lancio. due giorni prima del lancio, Ken Mettingly, è sospettato dal medico della Nasa di aver contratto il morbillo, e quindi non può partire. verrà sostituito da Jack Swigert.
la missione parti' alle ore 19.13.00 dell'11/4/1970. la missione rischia un primo fatale incidente poco dopo il  decollo.  il motore  centrale del  Saturno V, si rompe, ma fortunatamente il computer riesce a spegnerlo prima di causare danni mortali. ciò' nonostante la missione continua, in quanto la variazione sulla rotta è minima e si terranno gli altri motori accesi un po più a lungo.
dopo 55 ore dalla partenza si avverte una forte esplosione avvenuta dopo la miscelazione dell'ossigeno per evitarne la stratificazione. l'esplosione fu causata da un cavo che nel serbatoio n.2 creò una scintilla che a contatto con l'ossigeno creò una esplosione. a terra il problema non fu facilmente individuato e si pensò inizialmente a un meteorite. i problemi aumentarono. l'esplosione aveva portato l'equipaggio fuori rotta, il modulo di campando era senza corrente, e cosa più importante l'ossigeno era in forte calo. per rimediare al modulo di comando senza corrente, si decise di trasferire l'intero equipaggio, sul lem, che ora veniva impiegato, non come una navicella per allunare, ma come una scialuppa di salvataggio.



dalla terra intanto comunicano che l'allunaggio è annullato e per il rientro a casa si utilizzerà la gravità lunare. dopo aver compiuto un'orbita lunare l'equipaggio è in rotta di rientro.
insorge però un altro problema. il lem è progettato per trasportare 2 persone per circa 24h, e non  per riportare a casa 3 persone. i filtri del co2 iniziano a saturasi. basterebbe cambiare un filtro, che però , dato l'utilizzo (teorico) del lem, non è presente a bordo. ne è presente però uno sul modulo di comando. sfortunatamente i filtri co2 del modulo di comando hanno forma cubica, mentre quelli del lem, sono cilindrici.


per ovviare questo problema, l'equipaggio è costretto a seguire da terra, delle istruzione per creare un "adattatore" per utilizzare un filtro cubico, al posto di uno cilindrico. questa sorta di adattatore funziona e il livello di co2 si ristabilizza.



come in un film comico sorge un altro problema. delle piccole fuoriuscite di ossigeno hanno causato un cambiamento drastico nella rotta dell'apollo 13. ora la navicella rischia di mancare la terra. l'equipaggio è costretto ad una manovra mai affrontata prima: una accensione del lem, per correggere una traittoria. l'accezione dura fortunatamente solo qualche minuto e riesce a rimettere in rotta l'equipaggio.
dopo molte peripezie l'apollo 13 riuscì a riportare il suo equipaggio a terra sano e salvo il 13 aprile 1970 alle ore 13.07.

giovedì 1 marzo 2012

il cielo del mese - marzo


il cielo di questo mese ci delizierà con uno spettacolo a dir poco mozzafiato. Avremmo l’opportunità di osservare tutti i 5 pianeti osservabili ad occhio nudo : Mercurio, venere, Giove, saturno, Marte.




Riguardo i pianeti ricordo che il 3 marzo marte si toverà in opposizione  questo rende la data del 3 marzo la più adatta alla sua osservazione.
Il 12marzo invece avremo l’opportunità per vedere una splendita congiunzione tra giove e venere.





La costellazione più facile da individuare è quella del leone. Alla sua destra troviamo quella del cancro.



Mentre nelle regioni più basse si nota un cambiamento, nel regioni più alte si notano ancora le costellazioni invernali : l’auriga i gemelli e  il toro.


venerdì 24 febbraio 2012

la conquista della luna parte 2

continua il nostro viaggio alla conquista della Luna.! in questa seconda parte affronteremo le missioni Apollo che vanno dalla numero 10 alla 17.
la missione vedeva l'equipaggio ( cernan, young, stafford) orbitare intorno alla Luna. young resta in orbita, mentre cernan e stafford, scendono fino a 10 km dal suolo lunare, per poi riagganciarsi con young e procedere al ritorno.
si è giunti poi alla famosa missione apollo 11 . l'equipaggio composto da neil armstrong, buz aldrin, e michael collins, è diretto verso il mare della tranquillità. collins rimane in orbita lunare mentre  buz e armstrong scendono sul suolo lunare. non poche sono state le difficoltà e i problemi avuti durante questa manovra ( non avete paura a giorni pubblicherò un post dedicato interamente all'apollo 11). i 2 astronauti raccolgono circa 21 kg di pietre lunari prima di riagganciarsi al modulo di comando di collins. l'intera missione ha una durata di 195h e 17min.



l'equipaggio dell'apollo 12 ( bearn, conrad, gordon) atterra sull'oceus procellarum. bean e conrad, rintracciano la sonda surveyor 3 e ne prelevano dei componenti. la loro passeggiata lunare dura esattamente 31h e 31min.
la storia dell'apollo 13 è definita da molti " un fallimento di gran successo". l'equipaggio composto da ( haise, lovell, haise) non raggiungerà mai la superficie lunare, a causa di una esplosione verificatasi a bordo. nei prossimi giorni analizzerò in modo molto dettagliato l'intera missione apollo13.
l'apollo 14 vede l'installazione sul suolo di molte apparecchiature. vengono installate un sismometro, un riflettore laser, un apparecchio radio, e un magnetometro.
la missione dell'apollo 15 è una delle più singolari. l'equipaggio infatti dispone di uno speciale rover che consente loro di allontanarsi di circa 8 km dal lem. tra i ritrovamenti ci sono quelli della pietra genesi, la più antica pietra lunare fino ad ora datata. questa è anche la missione più longeva del programma: 775h e 26min.



la missione dell'apollo 16 vede l'installazione di un telescopio di un telescopio ad infrarosso , e la messa in  orbita di un piccolo satellite, il quale invierà informazioni per circa una anno. a causa di un incidente la missione è accorciata di 25h.
l'ultima missione apollo è una delle più intense. vengono eseguiti esperimenti di misurazioni gravimetriche, sismologiche, termiche e elettriche. l'equipaggio raccoglie delle piccole pietre rosse ( si scoprirà poi essere vetro), proveniente da almeno 300km di profondità. l'intera missione dura 301 h.

lunedì 20 febbraio 2012

la conquista della Luna parte 1


cosa avena prima del 20 luglio 1969? cosa c'è e dietro il razzo vettore saturno 5 che condusse neil armstron, buz  aldrin e collins sul suolo lunare? Vediamo di scoprirlo insieme. Dobbiamo sapere che la missione dell’apollo 11 è il risultato di altre missioni, studiate e progettate dalle missioni mercury e gemini. Il programma mercury è costato all’Almerica circa 393 milioni di dollari, e oltre 2 milioni di persone sono state coinvolte. Lo scopo di questo programma era quello di portare i primi astronauti americani intorno al di fuori dell’atmosfera terrestre. Viene lanciato un solo astronauta per volta, e per poco tempo, e non troppo lontano dall’atmosfera terrestre.  Con questo programma si iniziano a risolvere i problemi legati allo  scudo termico ( necessario per il rientro), la stabilità del vettore, delle tute, e del microclima all’interno delle navette. 
                                                   

Chiuso il programma mercury si passa al programma gemini. Questo programma è costato piu di un miliardo di dollari e ha permesso di raddoppiare l’equipaggio all’interno delle navette. Con questa missione inoltre si iniziano a compiere i primi randez-vous ( la manovra consiste nell’unire in modo sicuro 2 veicoli spaziali in orbita) e cosa piu importate, si da inizio alle passeggiate spaziali.                                                                   
Dopodiché si arriva finalmente al programma apollo, che vede bene 17 missioni spaziali e 6 sbarchi sulla luna.

                                                    
Ciononostante il programma presenta complicazioni nella prima missione. L’equipaggio composto da roger chaffe, virgil grisson, edward white, muore in un drammatico incendio, sulla rampa di lancio poco prima del decollo. Ciò potrebbe portare la chiusura del programma e perciò le successive missioni apollo 2,3,4,5,6 saranno senza equipaggio.
La missione successiva è quella dell’apollo 7. La missione prevede un test con equipaggio ( cunnicgham, eisele, shirra), e si sperimentano le manovre per eseguire l’aggancio di 2 veicoli nello spazio. La durata totale di 264 ore.
L’apollo 8 prevede che l’equipaggio ( anders, borman, lovell) compia un’orbita intorno alla luna. È la prima volta che degli esseri umani sono cosi lontani da casa, ed è anche la prima volta che degli esseri umani vedono direttamente la faccia nascosta della luna.
L’apollo 9  prevede un test di sgancio e di aggancio tra il lem (il modulo di escursione lunare) e il modulo di comando dell’apollo.
                                                       

Questo è solo la prima parte del lungo cammino che l’uomo ha dovuto percorrere per arrivare sulla luna. Per scoprire le altre missioni continuate a seguirmi!